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Glicemia, insulina e Funghi Medicinali

A CURA DEL DOTT. WALTER ARDIGÒ
Micoterapia per il controllo della glicemia: meccanismi d’azione, due storie cliniche di successo

Tra le patologie più diffuse dell’ultimo secolo sono annoverate: insulino-resistenza, sindrome metabolica e diabete. Le cause sono molteplici: dieta scorretta, stile di vita sedentario, predisposizione genetica, talvolta anche somatizzazione dell’ansia unita a un’alimentazione quotidianamente scorretta.

Tra le cause più trascurate, ma altrettanto importanti, troviamo anche la produzione di radicali liberi, che tendono a bloccare l’insulina, alterando il recettore cellulare su cui essa agisce, presente sulla superficie di ogni cellula dell’organismo.

I radicali liberi danneggiano questi recettori che hanno il compito di favorire il passaggio di glucosio dal sangue alla cellula a livello di cervello, muscolo, cuore e di tutto l’organismo. Ostacolando questo passaggio, causano prima insulino-resistenza e poi il diabete.

I primi a scoprire e dimostrare i benefici della Micoterapia nel trattamento del diabete e in tutti questi casi furono gli scienziati giapponesi e coreani, che da decenni studiano il problema, facendo conoscere i poteri dei Funghi Medicinali Maitake, Agaricus blazei e Cordyceps. Il Coprinus, studiato in Europa, faceva già parte dalla saggissima medicina tradizionale popolare.

I poteri dei Funghi Medicinali per il controllo della glicemia, l’insulina e il diabete

Il Maitake è un Fungo Medicinale prezioso: rafforza le funzioni del pancreas, riduce l’iperglicemia, migliora la salute delle cellule Beta che producono l’insulina. Inoltre, compensa le carenze energetiche perché brucia i grassi per produrre energia.

Il Cordyceps esercita un’azione ipoglicemizzante e ha anche un effetto vasodilatatore, che favorisce una ottimale portata sanguigna in tutto il corpo. Migliora la circolazione sanguigna anche in organi preziosi come cuore, cervello, occhio e reni esercitando un effetto preventivo contro le patologie che, con il passar degli anni, possono comparire nel diabete a livello cardiaco, cerebrale, renale, oculare e del piede.

L’Agaricus riduce l’emoglobina glicata nel diabete e riduce l’insulino-resistenza. Non solo: l’Agaricus migliora anche la sensibilità dei tessuti periferici all’insulina, permettendo al glucosio di entrare nelle cellule anziché di rimanere nel sangue in eccesso. È un utile aiuto in caso di diabete. Inoltre, aumenta l’energia psico-fisica.

Maitake e Agaricus blazei in sinergia proteggono i recettori per l’insulina dall’ossidazione contrastando così l’avanzata del diabete. Questi recettori mantengono la sensibilità allo stimolo dell’insulina e i canali di entrata nella cellula dello zucchero, facendo in modo che funzionino correttamente.

Anche Coprinus e Chaga contribuiscono nella riduzione della glicemia elevata.

Il Chaga, similmente al Maitake, mantiene più forte e sano il pancreas svolgendo inoltre un’azione brucia-grassi.

Gli studi scientifici sui Funghi Medicinali e il diabete

Il prof. Hsu, presso il Centro di ricerca dell’ospedale universitario di Taipei (Taiwan), ha studiato, insieme ad altri colleghi, un gruppo di 60 diabetici ammalati da circa un anno e in terapia da almeno 6 mesi con i farmaci Metformina e Gliclazide.

Il risultato ottenuto è che l’Agaricus ha ridotto l’emoglobina glicata nel diabete tipo 2 (Hsu CH, 2007). Il campione di pazienti omogenei per patologia e per trattamento in cura con Metformina e Gliclazide è stato suddiviso in due sottogruppi. Al sottogruppo in osservazione è stato somministrato anche il Fungo Medicinale Agaricus blazei, all’altro sottogruppo di controllo è stato somministrato un placebo. Si tratta di uno studio in “doppio cieco”, in cui né il personale sanitario né i pazienti sono a conoscenza dei sottogruppi di appartenenza. Lo studio condotto con questa metodologia assicura il massimo livello di rigore scientifico.

Nel sottogruppo Agaricus blazei, l’emoglobina glicata (HbA1c) è diminuita significativamente (-25%), mentre nel sottogruppo placebo è aumentata (+8%).

Questo studio dimostra che l’Agaricus blazei, aggiunto alla terapia farmacologica, ha prodotto risultati migliori rispetto a quelli che si ottengono con la sola terapia farmacologica.

È davvero affascinante constatare come i Funghi Medicinali, rimedi naturali e adattogeni, agiscano in maniera così significativa sui valori alterati dell’emoglobina glicata e della glicemia.

La cosa ancora più sorprendente è che, oltre ad agire sui sintomi, possano contrastare l’avanzata della patologia, lavorando alla radice sulla causa e grazie alla loro capacità di rafforzare la funzionalità del pancreas, di sostenere la produzione d’insulina e il suo meccanismo d’azione.

La natura, insomma, può fornirci strumenti straordinari per risolvere molti problemi di salute, sta a noi renderli parte integrante della nostra quotidianità per vivere in salute ed energia! È interessante anche sapere che l’assunzione di questi Funghi Medicinali è un’ottima prevenzione e un ottimo modo di contrastare le prime avvisaglie dell’iperglicemia.

2 storie di successo dei Funghi Medicinali nel controllo della glicemia e del diabete 

La storia di Giovanni - Diabete di tipo 1

Giovanni è un bambino di 9 anni e da due soffre di diabete tipo 1, una malattia autoimmune nella quale si formano autoanticorpi diretti contro le cellule B pancreatiche, che producono insulina. In genere, quando sono state distrutte metà delle cellule B pancreatiche, per la persona che soffre di questa patologia ha inizio una vita da malato cronico.

Giovanni, nonostante la sua tenera età, si trova già in questa difficile condizione. Non può mangiare nulla di quello che mangiano di solito i suoi compagni di scuola o di giochi: panini, snack, caramelle. Non può nemmeno fare sport, per paura di doversi trovare a fronteggiare una crisi di ipoglicemia. È un bambino, ma ha già dovuto maturare le capacità di autocontrollo tipiche dell’adulto.

Giovanni sa che dovrà curarsi assumendo l’insulina per tutta la vita. La carenza, al momento parziale, si trasformerà con ogni probabilità in una insulino-deficienza assoluta. I genitori, preoccupati da questa prospettiva tutt’altro che incoraggiante, hanno cominciato a cercare alternative nel mondo delle cure naturali.

Giovanni, come tutti coloro che sono affetti da questa patologia, possiede gli autoanticorpi tipici del diabete tipo 1.

Dagli esami del sangue sono risultati presenti:

  • Gli anticorpi anti-GAD-65, specifici del pancreas (enzima glutammato-decarbossilasi isoenzima 65);
  • Gli autoanticorpi anti-ICA (cellule delle isole pancreatiche);
  • Gli autoanticorpi anti-IA-2 (tirosina-fosfatasi IA-2)
  • Gli autoanticorpi (IAA) anti-insulina.

Giovanni ha cominciato ad assumere Reishi, Agaricus e Maitake, ossia il Kit Immunità, protocollo che ho messo a punto dopo anni di studio e lavoro negli anni e collaudato, ottenendo ottimi risultati, sia nelle malattie allergiche che nelle malattie autoimmuni. Ho poi apportato una modifica. Ho tolto lo Shiitake e l’ho sostituito con il Maitake, perché questi due Funghi Medicinali esercitano un’azione quasi simile a livello intestinale, mentre sul metabolismo del glucosio il Maitake è il più indicato, dato che riduce la glicemia elevata e rafforza il pancreas. Ho aggiunto anche il Cordyceps, per la sua efficacia nel contrastare le complicazioni del diabete a livello circolatorio.

Come agiscono questi Funghi Medicinali: Reishi, Agaricus, Shiitake e Cordyceps

Come nelle altre malattie autoimmuni, l’azione di rafforzamento del sistema immunitario esercitata da Reishi, Agaricus e Maitake ha gradualmente eliminato gli autoanticorpi, che contrastavano la normale produzione di insulina, causando il diabete. 

Nel caso di Giovanni, gradualmente, in sei mesi, gli autoanticorpi non si sono più prodotti e il pancreas, di conseguenza, non ha più subito lattacco autoimmune. Gli autoanticorpi, semplicemente, non c’erano più. 

Dopo altri quattro mesi, il suo medico diabetologo ha diminuito la dose quotidiana di insulina. I genitori di Giovanni, felici, si augurano che il miglioramento continui in maniera costante e che, nel giro di un anno, il problema si possa risolvere. Anche se la condizione clinica di Giovanni rimanesse così, sarebbe comunque già un ottimo risultato.

La storia di Grazia - Diabete di tipo 2

Grazia è casalinga, ha 62 anni e da due ha scoperto di essere diabetica. Di costituzione robusta da sempre, è amante della casa e della buona cucina: con tre figli e quattro nipoti cucina soddisfatta tortellini o lasagne, arrosti, formaggi, affettati e dolci, che non mancano mai.

Quando viene in studio, ha un valore di emoglobina glicata pari al 7,8% (v.n. < 6,5%) ed è in terapia con Metformina 850 mg 1 compressa x 3 colazione, pranzo e cena. Questa terapia, però, da un paio di mesi le causa una fastidiosa diarrea.

Prescrivo il Kit Glicemia per sei mesi, associato alla terapia anti-diabetica e alcuni consigli alimentari: riduzione dei carboidrati, degli affettati ed eliminazione di latticini.

Il valore dell’emoglobina glicata scende così a 6,9%. Grazie al Maitake, che è molto efficace nel contrastare la diarrea, in due settimane questo problema si è risolto.

Dopo altri sei mesi il valore dell’emoglobina glicata è tornato nella norma a 5,9%: è il valore di chi non ha il diabete. Grazia è molto felice!

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