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Articolo comparso sul magazine online key4biz.it il 03/10/2015.
A cura del dr Walter Ardigò.
Buona lettura!
A differenza di quanto si può pensare in apparenza, la micoterapia, ossia la scienza che studia e utilizza le proprietà biologiche dei funghi per migliorare la salute, non è utile ed efficace solamente negli uomini. Può essere utilizzata con altrettanto successo anche negli animali, in moltissime situazioni e patologie differenti. A partire da quelle epatiche: così come è indicata per curare le malattie del fegato nell’essere umano, può essere impiegata per migliorare la salute del fegato di cani e gatti.
Occorre sapere, infatti, che i nostri amici a quattro zampe presentano spesso valori alterati delle transaminasi. Conosciuti come ALT/AST o GPT/GOT e misurabili nel sangue, questi enzimi sono indicatori importanti della salute del fegato. Ecco perché quando i loro livelli si discostano troppo da quelli soglia significa probabilmente che quest’organo è in sofferenza. Nella maggior parte dei casi, ciò succede a causa dell’età: anche il fegato degli animali invecchia e, dunque, con il passare del tempo è probabile che sviluppi una condizione di affaticamento, che può sfociare in un’insufficienza epatica. L’alimentazione sempre più manipolata dall’industria degli alimenti per animali non fa che peggiorare le cose.
Quando le analisi effettuate rivelano che il cane o il gatto soffrono di insufficienza epatica e/o transaminasi alte, la cosa migliore è ricorrere all’impiego combinato di quattro funghi micoterapici, che compongono la ricetta “Fegato Super”: Reishi, Cordyceps, Maitake e Agaricus. Come spiego nel mio ultimo libro “Micoterapia per tutti”, infatti, questi quattro rimedi assunti contemporaneamente sono molto efficaci nel riportare nella norma i valori elevati delle transaminasi, spesso in tempi molto brevi, un mese o due. Inoltre, essi sostengono le complesse azioni depurative e produttive del fegato, perché rafforzano ogni singola cellula dell’organo e migliorano le sue funzioni. Infine, questi quattro rimedi agevolano la digestione, generando un risparmio di energia (quando il fegato funziona male disperde molta energia).
Se è presente anche un accumulo di grassi a livelli epatici si può associare il fungo Pleurotus, che permette di eliminare i grassi accumulati a livello epatico.
I benefici, vanno molto oltre perché aumentano decisamente il benessere in molti altri distretti corporei, come rene, cuore, circolazione, pelo e l’energia generale.
Si trovano in polvere o in compresse. In questo caso consiglio di utilizzare 2 gr. di ciascun fungo al giorno. E’ lo stesso dosaggio che consiglio anche nell’utilizzo umano, che per l’animale è utilissimo perché produce i risultati desiderati in tempi più brevi, senza determinare mai alcun effetto collaterale.
Domenica 11 ottobre a Roma, nella splendida cornice di Villa Borghese un incontro sul tema, al quale spero partecipiate in tanti.
dr Walter Ardigò