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Agaricus blazei Murill, conosciuto come "il Fungo del sole”, ha ottenuto riconoscimenti mondiali per i suoi potenti benefici sulla salute. Questo Fungo Medicinale, ricco di polisaccaridi, beta-glucani, terpeni, tirosinasi, antiossidanti ed enzimi come il Citocromo P-450, è stato oggetto di numerose ricerche scientifiche che ne hanno evidenziato le proprietà terapeutiche in molti ambiti, dal rafforzamento del sistema immunitario al supporto per le funzioni epatiche. In questo articolo esploreremo in maniera approfondita le caratteristiche, i meccanismi d'azione e le possibili applicazioni di questo straordinario Fungo Medicinale.
L’Agaricus blazei Murill è stato scoperto nella regione montuosa di Piedade, vicino a San Paolo, in Brasile, dove veniva utilizzato dalle popolazioni locali per promuovere la longevità e migliorare la salute. Nonostante il suo utilizzo tradizionale risalga a molti secoli fa, è solo dagli anni '60 che il Fungo Medicinale ha attirato l’interesse della comunità scientifica internazionale, quando il dr W.J. Cinden della Pennsylvania University (USA) scoprì che gli abitanti di Piedade erano più longevi e meno soggetti a malattie rispetto alle popolazioni circostanti grazie all’utilizzo quotidiano di questo Fungo Medicinale, in grado di assicurare una salute eccellente e un ottimo livello di energia, fino a un’età avanzata.
L’azione principale dell'Agaricus blazei Murill si basa sull’interazione dei suoi polisaccaridi con il sistema immunitario. I beta-glucani, in particolare, sono molecole complesse che entrando in contatto con il sistema immunitario lo rafforzano notevolmente, aumentando l’efficacia e la salute delle sue importanti funzioni.
1. Supporto al sistema immunitario
Una delle proprietà terapeutiche più studiate dell’Agaricus blazei Murill è la sua capacità di stimolare il sistema immunitario, rendendolo più efficiente nel proteggere l'organismo da infezioni e patologie. I beta-glucani in esso contenuti si legano a recettori specifici presenti sulle cellule immunitarie, come i macrofagi e i linfociti T, attivando così una risposta immunitaria più efficace.
In particolare, i beta-glucani attivano i macrofagi, che sono cellule immunitarie chiave nella difesa contro agenti patogeni esterni. Questa attivazione avviene attraverso i recettori Dectin-1 e CR3, presenti su alcune tra le più importanti cellule immunitarie (come ad esempio macrofagi, linfociti Natural Killer e neutrofili) specializzate nelle attività di difesa ad ampio raggio dell’organismo, che avviano una cascata di segnali biochimici, tra cui la stimolazione della produzione di citochine, molecole fondamentali nell’attivare le più importanti funzioni immunitarie (Bernardshaw, 2005 e 2006; Hetland, 2008).
Per queste sue proprietà l'Agaricus blazei Murill, che stimola l’attività dei linfociti NK (natural killer) e dei linfociti T, cellule fondamentali per l’eliminazione di cellule infette o danneggiate, è molto importante nel rafforzare le difese immunitarie dell’organismo contro molte patologie.
2. Supporto nelle malattie infiammatorie e autoimmuni
Un altro importante meccanismo d'azione dell’Agaricus blazei è la sua capacità di ridurre le infiammazioni. L'infiammazione cronica è un fattore comune a molte malattie degenerative e crea problemi alla salute. I composti presenti in questo Fungo Medicinale possono modulare la risposta infiammatoria, riducendo la produzione di citochine pro-infiammatorie, come l’interleuchina-6 (IL-6) e il TNF-α, che sono responsabili delle infiammazioni acute, ma soprattutto di quelle croniche.
Al tempo stesso, l’Agaricus blazei Murill stimola la produzione di citochine antinfiammatorie, come l’interleuchina-10 (IL-10), che aiutano a bilanciare la risposta immunitaria e riducono il rischio di infiammazione eccessiva. Queste funzioni rendono l'Agaricus blazei particolarmente utile in contesti dove la risposta infiammatoria gioca un ruolo centrale, come nelle patologie autoimmuni e nelle patologie infiammatorie croniche.
3. Azione antiossidante e antietà
Oltre al rafforzamento del sistema immunitario e alle proprietà antinfiammatorie, l’Agaricus blazei Murill possiede anche notevoli capacità antiossidanti. Lo stress ossidativo, che si verifica quando l'organismo accumula un eccesso di radicali liberi, è una delle cause principali dell'invecchiamento precoce e di numerose malattie. Composti bioattivi antiossidanti presenti nell’Agaricus blazei, come ad esempio la SOD (Super-ossido-dismutasi) e altri enzimi, hanno dimostrato di possedere una forte attività antiossidante. Questi composti neutralizzano i radicali liberi, riducendo il danno cellulare e proteggendo le cellule della pelle e di tutto l’organismo dallo stress ossidativo. Questo effetto protettivo può avere un impatto positivo sulla salute generale di organi importanti, come ad esempio fegato, cervello, cuore, occhi, promuovendo la longevità e riducendo il rischio di malattie legate all’invecchiamento, che, come la scienza ha svelato, sono favorite anche dai radicali liberi (Halpern, 2007).
4. Protezione del fegato
Un altro effetto di grande importanza dell’Agaricus blazei Murill è la sua capacità di proteggere e sostenere il fegato. Studi scientifici suggeriscono che questo Fungo Medicinale possa migliorare la funzionalità epatica e aiuta a proteggere il fegato da danni indotti da tossine o da stress metabolico. Due equipe di ricerca hanno dimostrato che l’Agaricus non solo ha rafforzato l’attività depurativa del fegato, ma è stato in grado di riportare i valori elevati delle transaminasi alla norma (Hsu, 2008b; Inuzuka, 2002). Ecco perché l’Agaricus blazei Murill può essere un valido alleato per un fegato in buona salute.
5. Miglioramento della resistenza fisica e mentale
Oltre ai benefici sul sistema immunitario e infiammatorio, l’Agaricus blazei è stato tradizionalmente utilizzato per migliorare la resistenza fisica e mentale. I suoi principi attivi, insieme ai nutrienti essenziali in esso contenuti, contribuiscono a migliorare l’energia e la vitalità, favorendo un miglior rendimento durante le attività fisiche e mentali. L'uso di questo Fungo Medicinale può quindi essere di supporto per persone affaticate o per chi cerca un Integratore Alimentare naturale per migliorare le performance generali (Zhang, 2015).
6. Sovrappeso e metabolismo
L’Agaricus stimola il metabolismo e aiuta nella gestione del peso. Tende a ridurre l’appetito e a eliminare il peso corporeo solo quand’è in eccesso, attraverso la stimolazione dell’adiponectina, l’ormone che scioglie i grassi accumulati per produrre energia (Hsu, 2008a).
7. Malattie metaboliche e diabete
L’Agaricus blazei Murill ha effetti benefici sulla regolazione della glicemia ed è particolarmente utile per le persone con sindrome metabolica e diabete (Vitak, 2015; Yurkiv, 2015). I polisaccaridi contenuti in questo Fungo Medicinale aiutano a regolare i livelli di zucchero nel sangue. Il prof Hsu ha osservato che l’utilizzo dell’Agaricus blazei in un campione di più di 100 pazienti ha ridotto l’emoglobina glicata (Hsu, 2008a).
8. Pelle e fegato
Le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti dell’Agaricus blazei migliorano la salute della pelle, proteggendola da processi infiammatori e dall'invecchiamento precoce. Inoltre, questo Fungo Medicinale, come sopra riportato, supporta la funzionalità epatica promuovendo la detossificazione e proteggendo il fegato dai danni indotti dalle tossine.
Insomma, l’Agaricus blazei Murill è davvero un Fungo Medicinale dalle straordinarie proprietà che ha dimostrato di avere effetti benefici su molteplici aspetti della salute. Il suo potenziale terapeutico lo rende un potente alleato che la natura ci offre per migliorare la salute e il benessere generale dell’organismo.
Bibliografia
Bernardshaw S, Hetland G, Ellertsen LK, Tryggestad AMA, Johnson E. (2005): “An extract of the medicinal mushroom Agaricus blazei M urill differ- entially stimulates production of pro-inflammatory cytokines in human monocytes and human vein endothelial cells in vitro.” Inflammation, 29 (4-6): 147-153. Bernardshaw S, Hetland G, Grinde B, Johnson E. (2006): “An extract of the mushroom Agaricus blazei Murill protects against lethal septicemia in a mouse model of fecal peritonitis.” Shock, 25(4): 420-425. Halpern GM. (2007): “Healig Mushrooms.“ Square One Pub, Febr. Hetland G, Johnson E, Lyberg T, Bernardshaw S, Tryggestad AMA, Grinde B. (2008): “Effects of the medicinal mushroom Agaricus blazei Murill on immunity, infection and cancer.” Scandinavian Journal of Immunology, 68(4): 363-370. Hsu CH, Liao YL, Lin SC, Hwang KC, Chou P. (2008a): “The mushroom Agaricus blazei Murill in combination with Metformin and Gliclazide improves insulin resistance in type 2 diabetes: a randomized, double-blinded and placebo-controlled clinical trial.” The Journal of Alternative and Complementary Medicine, 13(1): 97-102. Hsu CH, Hwang KC, Chiang YH, Chou P. (2008b): “The mushroom Agaricus blazei Murill extract normalizes liver function in patients with chronic hepatitis B.” Journal of Alternative and Complementary Medicine, 14 (3): 299-301. Hyde KD, Bahkali AH, Moslem MA. (2010): “Fungi an unusual source for cosmetics.” Fungal diversity, 43(1): 1-9. Inuzuka H, Yoshida T. (2002): “Clinical utility of ABCL (Agaricus Mushroom Extract) treatment for C-type hepatitis.” Japanese Pharmacology and Therapeutics, 30: 103-107. Vitak TY, Wasser SP, Nevo E, Sybirna NO. (2015): “The Effect of the Medicinal Mushrooms Agaricus brasiliensis and Ganoderma lucidum (Higher Basidiomycetes) on the Erythron System in Normal and Streptozotocin-Induced Diabetic Rats.” International journal of medicinal mushrooms, 17(3): 277- 286. Yurkiv B, Wasser SP, Nevo E, Sybirna NO. (2015): “The effect of Agaricus brasiliensis and Ganoderma lucidum medicinal mushroom administration on the L-arginine/nitric oxide system and rat leukocyte apoptosis in experimental Type 1 diabetes mellitus.” International journal of medicinal mushrooms, 17(4): 339-350. Zhang C, Gao X, Sun Y, Sun X, Wu Y, Liu Y, Yu H, Cui G. (2015): “Anxiolytic Effects of royal sun medicinal mushroom, Agaricus brasiliensis (Higher Basidiomycetes) on ischemia-induced anxiety in rats.” International journal of medicinal mushrooms, 17(1): 1-10.